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Storia nella Bibbia
Tra le donne forti dell’Antico Testamento emerge Debora “la madre di Israele” che sa difendere il suo popolo dalle divinità straniere facendo trionfare il Dio dei padri.Debora fa parte delle donne forti dell’Antico Testamento che, con il loro coraggio e fedeltà al Dio dell’Alleanza, hanno dato un’impronta particolare alla storia di salvezza. Ella è l’unica donna che, nella storia biblica, ha vissuto il compito di giudice del popolo.
Il suo nome significa ape la cui caratteristica è di pungere e dare anche il miele. Debora, infatti, fa prendere coscienza delle situazioni, suscita responsabilità e ridona la gioia di vivere. Le azioni che la riguardano sono narrate nei capitoli 4-5 del libro dei Giudici. Di lei si afferma che era anche profetessa e moglie di un uomo illustre, Lappidot (fiaccola), di cui non si hanno altre notizie. E’ soprattutto una donna saggia che, seduta sotto la palma, valuta i problemi giudiziari, dirime le controversie e indica agli israeliti la via della fedeltà al Signore.
Al tempo di Debora, la vita degli israeliti era in pericolo da più fronti: non vi era sicurezza per i viandanti, dominava l’autarchia e ognuno faceva quello che voleva. Il popolo era diventato idolatrico. Terrorizzava, inoltre, la presenza del vicino nemico Iabin: «Era cessata ogni autorità di governo, era cessata in Israele, fin quando sorsi io, Debora, fin quando sorsi come madre in Israele. Si preferivano divinità straniere e allora la guerra fu alle porte» (Gdc 15,7-8).
Debora prende l’iniziativa di liberare il popolo dalle mani di Iabin. Comunica al generale Barak, il cui nome significa folgore, la strategia che il Signore vuole mettere in atto. In tal modo la vittoria sarà del Signore e non del timoroso Barak. Costui parte per la battaglia solo a condizione che Debora parta con lui, per continuare a dargli consigli e indicare le giuste strategie. Debora si rivela energica, risoluta, forte e coraggiosa. Segue l’esercito e nel momento giusto indica a Barak come intervenire: «Alzati, perché questo è il giorno in cui il Signore ha messo Sisara nelle tue mani. Il Signore non esce forse in campo davanti a te?». Debora è la guida alla battaglia. Dio, non Barak, è il vittorioso.
Il capitolo quinto che, in forma di cantico, celebra la vittoria sul nemico è sicuramente il testo scritto più “antico” dell’Antico Testamento. Debora è chiamata madre d’Israele perché si è impegnata con coraggio a difendere il suo popolo, che versava in condizioni pietose. Il cantico è scritto in un linguaggio che può sorprendere per le immagini e le parole usate. Concretamente esso esalta la figura di questa donna che ha saputo gestire persone e avvenimenti, e invita con entusiasmo a benedire il Signore che libera il suo popolo dai nemici, ad essere fedele alle proprie responsabilità e al Signore. Termina affermando: «Ma coloro che ti amano siano come il sole, quando sorge con tutto lo splendore».

Significato, simbologia e diffusione
Significato: ape
Origine: ebraica
Onomastico: 1 Novembre
Corrispondenze: Segno Zodiacale del Capricorno
Numero portafortuna: 3
Colore: arancio
Pietra: berillo
Metallo: mercurio

Accentrato soprattutto in Emilia Romagna e in Toscana, molto diffuso anche nella variante Deborah, riprende il nome della profetessa dell'Antico Testamento del XIII secolo che sollevò il popolo ebraico contro l'oppressore cananeo Iabin, re di Asor. Insieme con Barac, valoroso ebreo, celebrò la sua vittoria in un cantico della Bibbia, il "Libro dei Giudici IV-V. Questa vicenda ha ispirato alcune opere letterarie e una serie cinematografica di successo del secondo dopoguerra interpretata dall'attrice scozzese Deborah Kerr, che diede un nuovo impulso alla diffusione del nome in Italia. Nel calendario cristiano non sono presenti sante con questo nome. Ironia affilata, eloquenza, spiccato senso dell'uguaglianza e della giustizia, passione ai limiti dell'aggressività, fanno di Debora un'avversaria temibile, sempre pronta a buttarsi nella lotta e ad andare fino in fondo. Deposte le armi, Debora diventa un'amante appassionata, tenera, sensuale, che ogni uomo sognerebbe di avere al suo fianco.